avvenimenti di 50 anni fa ....... 1955
Sono
tre gli avvenimenti importanti di quest'anno: l' apertura dcell' Ufficio Postale;
L' inaugurazione del Monumento ai Caduti; la costruzione della scalinata
centrale della Chiesa. Si incomincia a parlare di "organo in Chiesa".
...dal Bollettino Parrocchiale " STELLA
ALPINA" redatto da don Aurelio Frezza
del maggio 1955
Vogliamo l'organo?
-Volemo i orghen!
-Niente orghen!
Era stata questa una battuta di un dialogo svoltosi in un locale pubblico e già
riportato su un numero precedente di "Stella Alpina". Quell'articola
aveva dato la stura a commenti vivaci, i più favorevoli, qualcuno contrario.
E poi la cosa era morta lì. Ora l'idea ritorna a galla e qualcuno rimprovera a
chi scrive di non aver abbastanza coraggio. " Se Lei insiste qualcosa salta
fuori, ma se Lei aspetta la manna dal cielo, ha un bell' aspettare".
Osservazione naturalmente giusta, seppure un po' umiliante.
Siccome nei giorni di Pasqua si ritornò a parlare dell'organo, mi prendo il
coraggio a due mani per tentare di rilanciare la proposta con propositi più
precisi.
Non mi fermo a parlarvi del decoro e della necessità di un' organo per una
Chiesa Parrocchiale, perchè, dai discorsi, rilevo che ne sapete quanto ne so io
stesso e che ne siete convinti. (Soltanto chi non bazzica mai la Chiesa e le
funzioni può pensare diversamente).
Forse qualcuno sarà tentato di dire che bisogna aver pazienza, che bisogna
attendere tempi migliori. Io penso ormai che l'organo è un problema che va
risolto, presto o tardi, e che è bene prenderlo di petto subito, anche senza la
pretesa di risolverlo entro l'anno.
Abbiamo già i ragazzi che stanno studiando musica e promettono bene. Si
allenano sull'armonium e sul pianoforte con costanza e con profitto. Altri
aspettano che li chiami per costituire una "corale" o "schola
cantorum", mentre la schola femminile già comincia a esibirsi. Ma tutto
questo lavoro e questo entusiasmo è destinato a cadere nel vuoto se domani non
avremo a nostra disposizione l'organo.
Per ora non ho idee chiare di come si farà fronte alla spesa. Queste idee
devono venire anche da voi che leggete e spero che nei prossimi mesi potrò
sentire e quindi comunicarvi qualcosa di concreto. Si dovrà certamente
costituire un "Comitato pro organo" che agisca in concomitanza con la
fabbriceria, che studi i tipi di organo e i prezzi e le forme di finanziamento.
Credo che un primo passo da farsi sia la costruzione dell'orchestra, sopra la
porta maggiore della Chiesa, dove c'è uno spazio molto ampio e adatto per
l'organo e per i cantori. L'orchestra dovrà poggiare su due colonne o quattro e
sarà costruita tutta in legno non in cemento.
Intanto qualcuno già mi ha assicurato d'essere pronto ad aprire la
sottoscrizione "pro organo", sottoscrizione che incomincerà ad
apparire nel prossimo numero.
Ufficio postale
Il giovedì dopo Pasqua mi sono portato alla Direzione Provinciale delle
Poste per vedere se qualche notizia fosse giunta da Roma a riguardo dell'
Ufficio Postale e ho avuto la sorpresa di sentirmi dire che il Ministero delle
Poste aveva già approvato l'istituzione della Ricevitoria a Costalissoio e
aveva trasmesso il relativo Ordine di Apertura. Quest'ordine era stato a sua
volta trasmesso all'Amministrazione della Regola per conoscenza e con invito a
preparare i mobili già indicati per l'attrezzatura dei locali e a ottenere
dalla Telve l'allacciamento telefonico (con il concorso spesa dello Stato). Non
appena l'attrezzatura sarà pronta, l'Ispettore provinciale farà un
sopraluogo e darà il via.
Tutto ora dipende dalla solerzia dell'Amministrazione Regoliera e della Telve se
si avrà, presto o tardi, l' Ufficio postale funzionante in loco.
La Direzione provinciale, che già ha ordinato i timbri e le carte intestate per
Costalissoio, prevede che non si dovrà andare più in là del primo
luglio.
Queste notizie le ho avute direttamente dalla Direzione Provinciale, dalla
quale, in via confidenziale, ho avuto anche questa assicurazione: in un primo
tempo l'impiegato sarà fornito dalla Direzione stessa ( e sarà uno del
personale già di ruolo). In un secondo tempo potrà ottenere il posto un
elemento del paese che abbia un piccolo titolo di studio e che abbia fatto
pratica alle dipendenze dell'impiegato che funzionerà nei primi mesi.
Con ciò credo di aver esaurito il mio compito che ho iniziato nel 1952
promettendovi di farvi avere un servizio tanto necessario. Le pratiche con lo
Stato sono sempre lunghe ed è per questo che anche la domanda firmata da quasi
tutti i capifamiglia l' ho seguita sempre da vicino, sollecitando il disbrigo
dei tanti documenti necessari sia in Regola e in Comune come a Belluno e a Roma.
Devo rendere pubblico ringraziamento al Sindaco Fontana e all'on. Corona che
hanno appoggiato la nostra domanda e nel dicembre scorso ci avevano portato da
Roma la notizia che la pratica era al completo e attendeva solo il parere
senz'altro favorevole della Commissione e la firma del Ministro; all'Ispettore
Sommavilla di Belluno che ha dimostrato tanta comprensione e al dott.
Pellegrinetti del Ministero delle Poste che, allora del mio viaggio a Roma, mi
era stato largo di suggerimenti e di istruzioni necessarie per rendere più
convincente la pratica.
*** L'indirizzo della corrispondenza in arrivo sarà semplificato e basterà
segnare: COSTALISSOIO DI CADORE - Belluno, poichè il sacco postale non passerà
più per l'Ufficio di S.Stefano.
Monumento ai Caduti
Note esplicative
Nella seduta dell'Assemblea del 20 giugno 1954, dopo che i presenti avevano
indicato a larga maggioranza il progetto Tomaselli da eseguirsi in tutto marmo
al prezzo di massima di £. 1.400.000, (non si doveva infatti passare quella
cifra, anzi si doveva stare al disotto), l'Amministrazione Regoliera, per bocca
del sig. Giovanni Pomarè, bloccò il Comitato e l' Assemblea con l'assicurare
che, da informazioni assunte, le sculture (statua e bassorilievi) in bronzo
sarebbero costate meno che non in marmo.
Nonostante le riserve fatte dal Comitato che aveva dati certi per sostenere il
contrario, l' Assemblea lasciò la facoltà alla Amministrazione Regoliera di
trovare lo scultore che provvedesse alle sculture, naturalmente ad un prezzo
complessivo (comprendente i lavori in marmo) inferiore a lire 1.400.000.
Più tardi diventarono evidenti le conseguenze, che del resto erano state
previste: il prezzo salì a oltre due milioni e le sculture eseguite in stile
moderno, non risultarono rispondenti allo stile del progetto e del pilastro, e
non piacquero al nostro pubblico.
Ancora nell'ottobre scorso il pubblico faceva sapere con insistenza che
bisognava ricordare don Angelo. Non potendo inserire il nome fra quelle dei
Caduti e d'altra parte non potendolo relegarlo lontano dal Monumento, si è
seguito il parere della ditta Tomaselli, alla quale si ordinò una targa in
marmo con opportuna dicitura, intonata al progetto, da fissarsi sul secondo
zoccolo, al prezzo convenuto di £. 10.200.
Ciò avveniva gli ultimi giorni di ottobre e d'accordo con l'incaricato della
regola per i contatti con il Comitato, si dette ordine alla ditta Tomaselli, la
quale in data 3 dicembre comunicava all'Amministrazione d'aver eseguito tale
lavoro e ne computava il prezzo congiuntamente alla distinta del suo avere
globale.
Ciò a chiarificazione dei malintesi sorti nel frattempo.
Zaccaria Giobatta
dell' ottobre 1955
Il monumento ai Caduti
verrà inaugurato la domenica 6 novembre.
Si è voluto attendere l'ultimazione dei lavori di sistemazione della piazza,
che ora si presenta bella e accogliente, perchè la cerimonia, da tutti attesa,
potesse svolgersi nel migliore dei modi.
Con le Autorità, Rappresentanze e popolo, sarà presente Sua Ecc. Mons. Vescovo
che, celebrate le esequie ai Caduti in chiesa, procederà alla benedizione del
Monumento. Dopo il discorso celebrativo e la esecuzione degli inni della Patria,
il Vescovo con le Autorità si porterà a benedire i locali dell'Ufficio Postale
che in tal modo, se non andiamo errati, inizierà ufficialmente il suo servizio.
Le Autorità avranno modo poi di rendersi conto degli altri lavori realizzati e
dei bisogni di Costalissoio.
L'organo
per la chiesa di Costalissoio ancora non è stato....acquistato. Anzi ancora
non si è mossa neanche la prima pedina, che dovrebbe essere, come promesso
nell'ultimo Bollettino, la costituzione del "COMITATO PRO ORGANO".
Ho cercato di parlarne qualche volta in giro, nella speranza di scoprire qualche
elemento volonteroso che mi spalleggiasse e mi incoraggiasse a prendere subito
per i corni questo problema.
Spero che, nella stagione invernale, quando gli uomini saranno meno presi dai
loro problemi, possa riuscire a fare qualche cosa.
La scalinata
della chiesa, che era stata inclusa nel programma di lavori della piazza, sta
per essere ultimata in questi giorni. Il progetto Pellizzaroli-Pierobon, che è
stato approvato dalla Commissione d'Arte Sacra, prevede anche la balaustra in
pietra, che forse sarà rimandata all'anno prossimo. Ma certamente si eviterà
di porre in opera una ringhiera in ferro, tipo quella che recinge la piazza.
Al centro, dopo l' abbellimento delle case circostanti, resta ancora una nota
stonata la tinta sbagliata data alla chiesa. E' una macchia stridente che va
tolta quanto prima. Ugualmente le porte vanno riprese per mano, meglio ancora se
sostituite con altre in legno noce o abete rosso.