...... piccolo diario......mese di Marzo 2022
venerdì 1 aprile 2022
Giornate uggiose, ieri il tentativo di fare un po' di neve ma è durato poco, temperature buone.
Ancora non ci si accorge del beneficio della pioggia, il nostro "sole" avrebbe difficoltà a ruotare, l'altro rio invece risente di un tragitto più lungo ma sopratutto dal rifiuto-troppopieno dell'acquedotto del Melin che per fortuna non risente della siccità.
mercoledì 30 marzo 2022 Si era già parlato dell'iniziativa nel 2020 quando il Comune di S.Stefano aveva concesso in comodato lo spazio al piano terra, dove era ospitato l'ufficio anagrafe, alla Fondazione Comelico Dolomiti-centro studi transfrontaliero. Sono iniziati ora i lavori del centro informativo multimediale che offrirà agli utenti i vari aspetti del territorio. Una promozione moderna del nostro ambiente. https://www.ita-slo.eu/primis |
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Per tempo si annuncia data e modalità per il RINNOVO DELLA COMMISSIONE AMMINISTRATIVA della Regola di Costalissoio. |
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domenica 27 marzo 2022 Domenica ore 10.30, immagine simile a quella pubblicata durante il lockdown del 2021, indice di un paese "rinchiuso". |
sabato 26 marzo 2022
Sembra estate....
Cari amici di Algudnei, venerdì 25 marzo, alle ore 20:30, Samuel Pradetto Cignotto e Lucio Eicher Clere presenteranno il loro ultimo lavoro dal titolo "Istanti poetici", un libro suggestivo e affascinante tra foto e poesie. Ingresso con super green pass - si raccomanda il rispetto delle norme anticovid (mascherina, distanziamento e igienizzazione). Vi aspettiamo numerosi. |
Martedì 22 marzo 2022 Oggi la scomparsa della nostra Emma De Mario Aveva circa 93 anni |
Martedì 22 marzo 2022 Il ritaglio di una foto del 1969 (inaugurazione asilo di Costalissoio) per ricordare due personaggi della vita paesana di quel tempo: "Toni dal maestro" e "Lino dla messa". Ricordo vivo per chi ha una certa età, storia paesana per le nuove generazioni. Toni (Antonio Zaccaria, "dal mestro" perchè discendeva dal Maestro della scuola) assieme ai fratelli Sivio e "Tita" abitavano la casa ancora in centro alla piazza, ed è stato il sagrestano storico della nostra chiesa, anche Silvio non mancava di presenza nella vita religiosa, Tita si occupava più di amministrazione paesana. Impegnativa l'attività di sagrestano: suonare le campane (allora bisognava farlo a mano), presenza giornaliera alle S.Messe che in occasione di quelle dedicate ai defunti prevedevano i canti in latino che si alternavano fra sacerdote e sagrestano per poi proseguire con la Messa. Scendevano poi puntualmente in piazza all'imbrunire e all'alba per accedere all'interruttore che dava luce alle tre o quattro plafoniere che, libere su un filo che attraversava la piazza, dava luce nella notte. Ma poi erano tanti altri gli impegni, basta ricordare i rosari nelle case dei defunti, i funerali, le festività importanti. **** Lino De Mario, come si legge dal bollettino parrocchiale, era il custode del cimitero, oggi si chiamerebbe necroforo ma ormai non si identifica più in una persona essendo i servizi cimiteriali di competenza comunale. A quel tempo il servizio era di competenza regoliera ecco il perchè della nomina nel 1953 da parte di votazione paesana. Una mansione di fatica a quel tempo, bisognava curare il cimitero fatto esclusivamente di tombe a terra e pochi marmi per cui le erbacce si moltiplicavano. Per lo scavo delle fosse l'amministrazione Regoliera impegnava un aiuto. In seguito al passaggio del servizio al Comune gli era stata attribuita una divisa che portava con orgoglio presenziando alle varie manifestazioni paesane. Viveva la vita di paese ed era informato di tutto quando succedeva. ....vita di 50 anni fa e più, se si scendesse nei particolari si potrebbe scrivere un libro. |
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Dal bollettino parrocchiale del 1953.... Nel mese scorso, in seguito a votazione dei capifamiglia, è entrato in funzione il nuovo becchino nella persona di De Mario Lino. Rientra certamente nel parere di tutti se si vorrà approfittare della nuova nomina per porre mano a qualche lavoro di sistemazione del cimitero: cella mortuaria, strada di accesso, viali interni, e, per quanto riguarda i privati, miglior tenuta delle tombe con sostituzione delle croci logorate o del tutto mancanti e con cordonate che tengano raccolta la terra del tumulo. |
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Una rara immagine di Casada e Costalissoio visto dal basso (in parte ricostruita).
Sopra il paese il bosco è rado e lascia intravedere fienili ora invisibili. Case tutte in sassi che per buona parte mancano di intonaco. Mancano fienili e abitazioni fatte nel secondo dopoguerra. Campi di patate, segala e lino ora scomparsi. Da qui parte lo sviluppo del paese.
E' in distribuzione il n.1 de "La Conquista", bollettino interparrocchiale di S.Stefano, Costalissoio-Casada e Campolongo. Articoli interessanti, ben impaginato, tante immagini. Si può leggere direttamente cliccando sull'immagine >>>> Pubblicato sul sito http://www.treperte.it/ |
Mercoledì 16 marzo 2022 Val Visdende in questi giorni. Strade pulite, creste di confine che presentano il disgelo così come il pianoro di Pra Marino. Tristezza nel constatare la nostra malga-agriturismo appiattita dall'incendio e con piacere constatare che la nuova struttura ricettiva della Regola di Campolongo si propone nel manifesto come sarà al termine dei lavori. |
Cari amici del Museo, vi inviamo, in allegato, il “Comunicato Stampa 12/03/2022”, con la sintetica presentazione delle TRE NUOVE PUBBLICAZIONI (due libretti e un pieghevole) che stanno approntando le Pubbliche Relazioni del Museo e che saranno disponibili da inizio luglio. Come già comunicato, nei due siti web (Museo Regianini e Costalissoio), trovate tutte le info aggiornate sull’ESTATE 2022 nel Museo. Ringraziando per l’attenzione, un caro saluto a tutti Costalissoio di Santo Stefano di Cadore, 12 marzo 2022 Pubbliche Relazioni del Museo Regianini Surrealismo (Angela De Villa - Ludovica Regianini - Guido Buzzo - Pino Bertorelli) http://museoregianini.altervista.org per scaricare in formato .pdf cliccare >>>>> |
Domenica 13 marzo 2022
La domenica in paese.
Sul "tabelon" solo norme covid che stanno li da due anni, le novità sono proposte dal ristorante di Costa che è attivo con menù per tutti i giorni della settimana.
Bene perchè sono sparite le epigrafi che fino alla settimana scorsa lo tappezzavano.
Rimosso anche l'albero di Natale che stava obliquo, quest'anno era stato offerto dalla casa dei Somià sul colle e posizionato dalla Regola con addobbo comunale.
Sempre freddo mattino e sera, nelle ore soleggiate un po' di gente passeggia verso est e ovest ma anche verso Campolongo.
Giovedì 10 marzo 2022
Continua il bel tempo, mattina e sera fa freddo ma con il sole, particolarmente da ieri, le temperature si alzano bene.
Al di la della situazione meteo che si vive, madre natura segue il suo calendario, sotto il fogliame spuntano i germogli.
(foto di Renata)
Mercoledì 9 marzo 2022
(un po' di storia che già si trova tra le pagine di questo sito)
Genesi di alcuni nomi
La proprietà in comune dei pascoli e dei boschi da parte degli abitanti originari del luogo è un istituto di diritto privato risalente molto addietro nel tempo. Una documentazione scritta non va oltre il 1200, ma ci sono buone ragioni per ritenere che tale istituto esistesse anche al tempo dei Longobardi e al tempo dei Romani. Infatti si riscontrano rassomiglianze con analoghi diritti di proprietà e regolamentazioni in uso nel Diritto Germanico e nel Diritto Romano.
Oggi tale proprietà indivisa e indivisibile e inalienabile si definisce con il termine « Regola », che è la parola usata per indicare lo statuto che contiene le « regole » fissate per il buon uso dei pascoli e dei boschi.
Anticamente, quando la lingua ufficiale era il latino, l'insieme dei proprietari si chiamava : universitas montis..., pertinentes comunis montis..., comune hominum partecipantium montis... (seguendo alla parola : montis, il nome proprio della montagna sulla quale si esercitavano i diritti).
Quindi il termine « Comune » era il nome più usato per indicare la consociazione dei proprietari dei pascoli prò indiviso.
E' interessante notare che le « regole » riguardavano lo sfruttamento del pascolo e non tanto del bosco, che non aveva alcuna importanza commerciale, e quindi era lasciato all'uso non controllato dei singoli.
La riunione dei proprietari, che discutevano i loro interessi, si chiamava anche «Fabula», perchè i proprietari si radunavano per « fabula re » o parlare, ragionare. Il che facevano, non avendo una sede propria, o in piazza, davanti alla chiesa, se c'era; oppure sotto un grande e vecchio albero (sub quercu). Cosi si trova scritto : « Tota fabula ( tutta la Regola) de S. Stefano et de Casada de Comelico », dove il latino e l'italiano cominciano a fraternizzare. Siamo in periodo di transizione dal latino all'italiano.
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Mentre l'origine dei nome « Casada » è di facile individuazione( Casa, Casato), più difficile è spiegarsi come sia sorto il nome « Costalissoio ».
Porse non è del tutto fuor di posto attribuire tale denominazione alla fusione di due termini : « Costa-Lissa ». Il suffisso « Lissa » sarebbe il nome di quel tracciato sdruciolevole, lungo il quale i boscaioli facevano scivolare i tronchi a fondo valle : vocabolo ancor oggi in vigore e che richiama l'altro « Disson » (Lisson?), che è il sentiero tracciato e percorso dal bestiame al pascolo in alta montagna.
Se nel 1300 (al tempo di Dante Alighieri ) il paese si chiamava già COSTA- LIXOIO, la fusione dei due termini( e il relativo adattamento vocale) va collocata a prima del 1000.
L'altra spiegazione, Costa del Sole, è meno convincente, anche se più suggestiva.
Poca gente nel fine settimana, sarà per tutto quanto viviamo in questo tempo. |
Domenica 6 marzo 2022
Questo il paese oggi.
Venticello freddo, temperature che "non mollano" neanche con il sole.
Venerdì 4 marzo 2022 Memorizziamo ogni annualità di questo sito che vanno a formare un archivio che forse nel tempo qualcuno consulterà. Come nei lunghi percorsi devozionali o meno, fatti a piedi, ad ogni tappa si timbra una scheda che testimonia il passaggio, su questa pagina diamo risalto-timbro con questo riquadro a testimonianza del tragico momento storico internazionale che viviamo: la guerra in Ucraina. Come dappertutto, anche in paese, l'atmosfera è di preoccupazione e tristezza per tutto quanto i mezzi di comunicazione oggi ci propongono. La popolazione è generosa nei confronti delle sofferenze di quelle popolazioni e si esprime con aiuti materiali o in denaro attraverso i vari canali che ci vengono proposti. L'auspicio è che il buonsenso prevalga al più presto. Speriamo davvero! |
......raccolti 70 sacchi di abbigliamento scarpe e coperte e 40 scatole di alimenti prodotti x l'igiene e mascherine,.... (Messaggio ricevuto da Manuela De Mario) |
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Mercoledì 2 marzo 2022
Chi frequenta l'abitato di Costa nei giorni prefestivi o festivi, trova un serpentone di auto in parcheggio dal centro paese all'imbocco ovest della strada per il Rifugio De Dòo. Un riferimento di successo il rifugio e la cresta soprastante, sia d'inverno che in estate. Il caldo giornaliero di questi tempi sta portando via l'innevamento della strada, un po' di neve dal cielo farebbe comodo. |
Cari amici del Museo,
Vi informiamo periodicamente sulle attività che stiamo organizzando per la prossima estate.
In allegato, ecco l’anteprima di una delle “novità” che caratterizzeranno il centro museale di Costalissoio dall’inizio di luglio: le NUOVE OPERE ESPOSTE, espressione del surrealismo prediletto dal pittore.
Alcune info su di esse nel Comunicato, che viene pubblicato anche nella pagina “News” del sito del Museo Regianini ( http://museoregianini.altervista.org/aggiornamenti.html ), nel sito di Costalissoio
(
http://www.costalissoio.it/diario/diario.htm ) e nei social (nella pagina del Museo Regianini su Facebook, in diversi Gruppi del Comelico, e su Instagram).
Sono in preparazione TRE NUOVE PUBBLICAZIONI, di cui daremo conto prossimamente.
Ringraziando per l’attenzione, un caro saluto a tutti
Costalissoio di Santo Stefano di Cadore, 1 marzo 2022
Pubbliche Relazioni del Museo Regianini Surrealismo
(Angela De Villa - Ludovica Regianini - Guido Buzzo - Pino Bertorelli)
http://museoregianini.altervista.org
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...ultimo giorno di carnevale.. |
Pillole di storia del mese di marzo2022
Curiosità storica.
Nasce nel maggio del 1952 il primo
numero del mensile "IL COMELICO" con la direzione di A. Pellizzaroli. direzione e amministrazione - via S.Candido- S.Stefano di Cadore cliccare sull'immagine >>>>prezzo £. 35 |
Stazione Costalta
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