UNA PASSEGGIATA da Costalissoio a Costalta sulla strada boschiva della "Costa dei giavi"

per congiungersi con il "Sentiero di San Karol Wojtyla"

L’11 luglio 2017, alle 16.30, inaugurato il sentiero di san Karol Wojtyla. ....... il percorso della via fino a località Varlonge e ritorno, con sosta davanti all’edicola commemorativa. Alle 18.30 si  la santa messa concelebrata da monsignor Giorgio Lise ed altri parroci, con canzoni del Coro Peralba. Alle 21 serata di canzoni, immagini e racconti a cura del Gruppo musicale di Costalta nella Stua Cultural.
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Tra i promotori delle passeggiate che hanno il respiro del pellegrinaggio c’è Lucio Eicher, testimone allora delle sorprese pontificie. «Era l’11 luglio 1987. Una splendida giornata di sole, di quelle che fanno seccare il fieno nei prati sfalciati da poco. Sulle distese vicine al bosco, nel pendio su cui il paese di Costalta vede il sole tramontare, c’era un brulichio di persone che raccoglievano il fieno e preparavano i fasci da portare nei fienili» racconta Eicher, «all’improvviso si videro alcune persone uscire dal bosco e scendere per il prato avanzando tra l’erba. Benché ci fosse chi protestava perché costoro rovinavano il manto erboso che attendeva lo sfalcio, la sorpresa fu nel vedere questo gruppo avvicinarsi ad un fienile e poi un uomo vestito di bianco avviarsi sul sentiero con un bastone in mano, seguito dagli altri compagni, e fermarsi a salutare la gente al lavoro». Era il papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, che tornava da una camminata sul Monte Zovo ed era atteso per il pranzo nella canonica di Costalta, ospite del vescovo di Belluno, Maffeo Ducoli. «Ai contadini sparsi sui prati sembrava di sognare: il papa di Roma tra di loro sui pendii di Barche. Ai primi che il papa salutò e benedì sembrava di aver ricevuto un secchio d’acqua addosso. E poi dai prati più lontani tutti si rendevano conto di quanto stava accedendo. La gente abbandonava i rastrelli e si affrettava a correre incontro al papa. Ed egli si fermava a parlare con tutti. E continuava a scendere sul sentiero, figura di pastore in testa ad una processione che si ingrandiva dietro di lui».

Come un fulmine, la voce che il papa scendeva a piedi dall’alto del paese aveva fatto tremare le case di Costalta. «Gli anziani correvano in salita come ventenni; le mamme portavano i bambini in braccio a ricevere un bacio dal papa. Negli occhi di tutti si leggeva una meraviglia ed una felicità mai provate. Era il più bel giorno della storia di Costalta. Il papa in via Villa, via De Marco, in piazza Cedanova, dove s’era riunita una folla di paesani, che battevano le mani al ritmo del cuore stupito, mentre le campane suonavano a concerto per accompagnare la gioia delle persone di fronte ad un avvenimento che sembrava un miracolo».

Tutti accompagnarono papa Wojtyla fino nei pressi della canonica, dove egli mangiò sul terrazzino ad ovest, che guardava i profili delle montagna del Comelico. Le signore che prestavano servizio durante le vacanze del vescovo Ducoli avevano preparato polenta e goulasch, con verdure fresche dell’orto, e come dolce una focaccia della tradizione di Costalta. Mentre il papa ed il segretario, Stanislao Dziwisz, mangiavano con il vescovo Ducoli ed il segretario, Giorgio Lise, sul prato attiguo al terrazzo si avvicinarono due giovani fidanzati e Giovanni Paolo II li salutò benedicendo il futuro matrimonio. Dopo pranzo il papa si ritirò per riposare in una delle camere della canonica ed intanto la gente si affollava sempre più numerosa nei dintorni della chiesa parrocchiale. «Verso le cinque del pomeriggio il papa uscì dalla canonica ed entrò in chiesa per pregare e fece un breve discorso sul tema delle bellezze del creato e della grandezza del creatore. E pronunciò le parole che molti hanno ricordato per anni: “Oggi Roma è a Costalta”. Quella sera di luglio sembrava che a Costalta nemmeno il sole volesse tramontare».
 

Una semplice giro, alla portata di tutti, che propone l'andata lungo il bosco ed il ritorno lungo la "classica" strada provinciale "panoramica del Comelico".

Trattandosi di una passeggiata il tempo di percorrenza varia a seconda "del ritmo", se sostenuto, poco più di un'ora.

L'abitato di Costalta posto a mt. 1.327

  Partenza al bivio della località "Piazzolette-la Baita"....

......strada tranquilla nel bosco...

   ...tornanti "dolci" ci portano un po' in quota...                             ...qui il segnale di deviazione...in discesa sul sentiero...

  

                 ....il sentiero piega a sinistra...         ......

...i primi fienili di Costalta... ...questo il tratto finale/iniziale (dipende da dove si parte) del "Sentiero del Papa"

...in dialetto...

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     ...siamo sopra il paese di Costalta... ...
.......segni di fede e classici fienili... ...data 11-7-87
...l'incrocio con la stradina che il Papa discese... ...a ricordo del passaggio di Papa Giovanni Paolo II lungo questa stradina...
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...siamo a Costalta, l'incontro con il dipinto del pittore Regianini... ...l'edicola/capitello...
...il paese di "una statua di legno su una casa di legno in un paese di legno"... ...che sono la caratteristica di questo abitato...
...il ritorno lungo la classica "Panoramica".