UNA PASSEGGIATA da
Costalissoio a Costalta sulla strada boschiva della "Costa dei giavi"
per congiungersi con il
"Sentiero di San Karol Wojtyla"
Tratto da "Il Corriere delle
Alpi" articolo di Francesco Dal Mas
L’11 luglio 2017, alle 16.30, inaugurato
il sentiero di san Karol Wojtyla. ....... il percorso della via fino a
località Varlonge e ritorno, con sosta davanti all’edicola
commemorativa. Alle 18.30 si la santa messa concelebrata da
monsignor Giorgio Lise ed altri parroci, con canzoni del Coro Peralba.
Alle 21 serata di canzoni, immagini e racconti a cura del Gruppo
musicale di Costalta nella Stua Cultural.
......
Tra i promotori delle passeggiate che hanno il respiro del
pellegrinaggio c’è Lucio Eicher, testimone allora delle sorprese
pontificie. «Era l’11 luglio 1987. Una splendida giornata di sole, di
quelle che fanno seccare il fieno nei prati sfalciati da poco. Sulle
distese vicine al bosco, nel pendio su cui il paese di Costalta vede il
sole tramontare, c’era un brulichio di persone che raccoglievano il
fieno e preparavano i fasci da portare nei fienili» racconta Eicher,
«all’improvviso si videro alcune persone uscire dal bosco e scendere per
il prato avanzando tra l’erba. Benché ci fosse chi protestava perché
costoro rovinavano il manto erboso che attendeva lo sfalcio, la sorpresa
fu nel vedere questo gruppo avvicinarsi ad un fienile e poi un uomo
vestito di bianco avviarsi sul sentiero con un bastone in mano, seguito
dagli altri compagni, e fermarsi a salutare la gente al lavoro». Era il
papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, che tornava da una camminata sul
Monte Zovo ed era atteso per il pranzo nella canonica di Costalta,
ospite del vescovo di Belluno, Maffeo Ducoli. «Ai contadini sparsi sui
prati sembrava di sognare: il papa di Roma tra di loro sui pendii di
Barche. Ai primi che il papa salutò e benedì sembrava di aver ricevuto
un secchio d’acqua addosso. E poi dai prati più lontani tutti si
rendevano conto di quanto stava accedendo. La gente abbandonava i
rastrelli e si affrettava a correre incontro al papa. Ed egli si fermava
a parlare con tutti. E continuava a scendere sul sentiero, figura di
pastore in testa ad una processione che si ingrandiva dietro di lui».
Come un fulmine, la voce che il papa scendeva a piedi dall’alto del
paese aveva fatto tremare le case di Costalta. «Gli anziani correvano in
salita come ventenni; le mamme portavano i bambini in braccio a ricevere
un bacio dal papa. Negli occhi di tutti si leggeva una meraviglia ed una
felicità mai provate. Era il più bel giorno della storia di Costalta. Il
papa in via Villa, via De Marco, in piazza Cedanova, dove s’era riunita
una folla di paesani, che battevano le mani al ritmo del cuore stupito,
mentre le campane suonavano a concerto per accompagnare la gioia delle
persone di fronte ad un avvenimento che sembrava un miracolo».
Tutti accompagnarono papa Wojtyla fino nei pressi della canonica, dove
egli mangiò sul terrazzino ad ovest, che guardava i profili delle
montagna del Comelico. Le signore che prestavano servizio durante le
vacanze del vescovo Ducoli avevano preparato polenta e goulasch, con
verdure fresche dell’orto, e come dolce una focaccia della tradizione di
Costalta. Mentre il papa ed il segretario, Stanislao Dziwisz, mangiavano
con il vescovo Ducoli ed il segretario, Giorgio Lise, sul prato attiguo
al terrazzo si avvicinarono due giovani fidanzati e Giovanni Paolo II li
salutò benedicendo il futuro matrimonio. Dopo pranzo il papa si ritirò
per riposare in una delle camere della canonica ed intanto la gente si
affollava sempre più numerosa nei dintorni della chiesa parrocchiale.
«Verso le cinque del pomeriggio il papa uscì dalla canonica ed entrò in
chiesa per pregare e fece un breve discorso sul tema delle bellezze del
creato e della grandezza del creatore. E pronunciò le parole che molti
hanno ricordato per anni: “Oggi Roma è a Costalta”. Quella sera di
luglio sembrava che a Costalta nemmeno il sole volesse tramontare».
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Una semplice giro,
alla portata di tutti, che propone l'andata lungo il bosco ed il ritorno
lungo la "classica" strada provinciale "panoramica del Comelico".
Trattandosi di una passeggiata il tempo di
percorrenza varia a seconda "del ritmo", se sostenuto, poco
più di un'ora.
L'abitato di Costalta posto a mt. 1.327 |
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