L'incendio del paese il 15 gennaio 1884
Si
racconta sia scoppiato verso mezzogiorno quando alcune donne, vicino alla
chiesa, avevano preparato un fuoco per la "lisciva" (il bucato), in
una giornata
ventosa. Qualche favilla ha attivato l'incendio che si è esteso
facilmente,
complice il vento e le case tutte in legno. Il paese è stato
rifatto con le classiche
case in sassi di cui è costituito per buona parte.
Il giornale " L'ECO DI BERGAMO" del 18 gennaio 1884 così descriveva.....
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L'unica casa che si è salvata è stata quella abitata dalla famiglia Cimavilla che riportava sulla facciata la data di costruzione: 1860. (oggi un condominio) Si è salvata pure la Chiesa, bruciata solo la copertura in scandole. |
aprile 2009 Dal sig. F. Giuliano, ricevo via internet, questo interessante documento riguardante l'incendio del paese. Una supplica inviata dal Comitato al Prefetto di Belluno.
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Il sig. Z. Roberto -dic. 2015 via mail mi manda lo stesso documento di cui sopra.
Ho trovato e immediatamente acquistato questo cimelio in una libreria antiquaria a Milano . Adesso fa bella mostra a casa mia qui a Costalissoio |
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....da " L'Amico del Popolo" del 1912
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Questi documenti provengono dall' archivio comunale.
Qui si determina come costruire le nuove case, i fienili, il contributo che viene concesso e quanto a carico della Frazione di Costalissoio.
Regno d'Italia Provincia di Belluno Distretto di Auronzo Comune di Comelico Inferiore Frazione di Costalissoio S.Stefano li giugno 1885 Regolamento per la fabbricazione a muro delle Case, Stalle e fienili
della frazione di Costalissoio incendiate il 15 gennaio 1884 dalla Giunta Municipale incaricata col partito Consigliare in seduta del giorno 11 marzo 1885, Superiormente approvato in data 8 maggio 1885 n. 619 d.p. ..... La giunta stessa, posto riflesso delle forze economiche della Frazione suddetta , ed uniformandosi in pari tempo a quella parte del concetto che le parve opportuno, già sviluppato per cura dell' Ingegnere dr. Luigi De Candido nel Regolamento 5 maggio 1884, che era affidato ad apposita Commissione; tenuto conto pure delle sagge osservazioni fatte a tale riguardo dalla Relazione del Deputato Provinciale signor Valentino De Lorenzo portante il nr. 1325 del 1884; diviene a proporre il seguente Regolamento Sistema di costruzione ArticoloI° Le case e stalle con fienili verranno costruite col sistema di muratura sulla base dei disegni che verranno estesi dall' ingegnere Comunale nel piano tecnico di rifabbrico, colle modificazioni che di volta in volta si presentassero utili e necessarie nei riguardi della maggior economia, della sicurezza pubblica, dell' igiene, della comodità e possibilmente anche dell' ornato. Fabbriche ad uso di abitazione Articolo 2 Le fabbriche ad uso di abitazione avranno le pareti
perimetrali e divisorie in muro a tutta altezza dalle fondamenta fino al livello
di impostazione dei tetti. I locali delle cucine, focolai, cantine e quelli
della loggia di piano terra saranno pavimentati a terrazzo greggio. Per ogni
altro locale si costruiranno i solai in travi e tavole secondo l'uso comune. Le
scale, i tetti, i serramenti di porte e finestre coi relativi contorni tutto in
legname. Le mantellate dei tetti si costruiranno di scandole. 1 Bettini Agostino e fratelli fu GioAntonio Fabbriche ad uso stalla e fienile Articolo 3 Gli edifici ad uso di stalla e fienile si eseguiranno con
pareti perimetrali in muro dalle fondazioni fino al livello d' impostazione del
tetto. Le pareti divisorie le stalle si costruiranno pure esse in muro mentre
quelle divisorie il fienile saranno fatte in tavole. Designazione ed assegnamento delle Fabbriche articolo 4 Tanto la designazione della sede delle nuove fabbriche, come
l'assegnamento a ciascuna famiglia del numero dei locali e delle porzioni di
stalla e fienile sono atti riservati al Comunale Consiglio, al quale nel
prendere le sue determinazioni è raccomandabile di tener presenti i seguenti
criteri: Sussidi a carico della Frazione articolo 5 Le spese pei lavori di costruzione di tutte le fabbriche di
cui l'art. 2 entro i limiti della zona di terra che all' uopo verrà stabilita
dal Piano tecnico, saranno sostenute dalle private famiglie assegnatarie; e la
Frazione di Costalissoio si obbliga a proprio carico di corrispondere i sussidi
nelle misure e somme seguenti: Condizioni per la contribuzione dei sussidi Articolo 6°
Articolo 7° Qualora fosse trovato opportuno dall' Amministrazione del Comune, sarà in
facoltà del Consiglio di stabilire che dopo un dato periodo, non minore di un
anno, dei beneficati nella rispettiva casa, essi abbiano a corrispondere
per 50 anni il 2% del sussidio ricevuto(eliminato nelle
deliberazioni successive, vedi documento seguente...), onde con
questo costituire un fondo atto a sovvenire ai bisogni futuri. Lavori a carico esclusivo della Frazione Articolo 8° Saranno a carico della Frazione l'acquisto dei terreni e le
opere che servir devono alla costruzione delle strade, piazze, lavori di scolo
ed altro ad uso pubblico. Modalità riferibili al rifabbrico Articolo 9° Il rifabbrico sarà eseguito sulla base del Piano Tecnico
regolatore, quindi con osservanza delle condizioni ed andamenti altimetrici e
planimetrici in esso tracciati, ed a seconda delle forme, dimensioni e struttura
previsate nello stesso. Articolo 10° I lavori per ciò che si attiene alla esenzione di opere d' incombenza passiva della Frazione, come enunciati all' art. 8 saranno appaltati all'asta pubblica sulla base di Perizia e dei quaderni d' oneri che correderanno il Piano tecnico. Liquidazione dei lavori Articolo 11° Resta stabilito che a cura dell' Ingegnere preposto dalla Comunale Amministrazione alla direzione del rifabbrico, saranno allestite ( a lavoro compiuto) le relative liquidazioni in conformità al Regolamento Edilizio, ed in conformità a quanto stabilito dall' art. 5 del presente. Guarantigie sulle fabbriche Articolo 12 E' fatta facoltà al Comune di prendere ipoteca in favore della Frazione di Costalissoio sui nuovi fabbricati a garanzia del prestito delle £. 100,00 di cui l' art. 6 a del presente. Direzione dei lavori Tutti i lavori indistintamente da intraprendersi pel rifabbrico contemplato dal presente Regolamento saranno subordinati alle prescrizioni dell' Ingegnere Direttore preposto dalla Rappresentanza Comunale. Santo Stefano del Comelico giugno 1885 La Giunta Municipale
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Estratto delle deliberazioni prese dal Consiglio Comunale di COMELICO INFERIORE nella seduta straordinaria del giorno 11 marzo l886 I^ convocazione autorizzata dal Commissariale decreto 23 febbraio 1886 n. 552.- OMISSIS Consiglieri presenti 1 Franco Pellizzaroli, sindaco presidente, 2 DeZolt Soch Giambattista, 3 Mario Giuseppe, 4 Osvaldo De Mario Caprin, 5 De Candido Agostino, 6 Bergagnin Luigi, 7 Puliè Bortolo, 8 Grandelis Giuseppe, 9 Casanova Dionisio, 10 Del Fabbro Giosuè.- Consiglieri assenti 1 Giuseppe De Zolt fu Luigi, 2 Pellizzaroli Stefano, 3 De Mario Valentino, 4 De Candido Osvaldo, 5 De Mario Giacomo.- OGGETTO Sul rifabbrico delle case incendiate di Costalissoio ------------------------------- Il Sindaco Presidente assoggettando al Consiglio gli atti riferibili al rifabbrico di Costalissoio nonchè la deliberazione 9 Dicembre I885 N.I93 la quale venne restituita dall'Onorevole Deputazione Provinciale con nota 27 gennaio 1886 comunicata a questo comune con nota 2 febbraio 1886 N. 346 dell’ illustrissimo Signor Commissario Distrettuale, richiama l'attenzione del Consiglio sui provvedimenti da prendersi in vista della negata approvazione della Autorità Tutoria alla deliberazione 9 Dicembre su ricordata.- II Signor Presidente in vista e preoccupato delle condizioni finanziarie della Frazione di Costalissoio, nonchè delle condizioni critiche dei frazionisti rimasti senza abitazione per 1'incendio del 15 gennaio 1884 nell’interesse dell’una e degli altri propone al Consiglio di adottare i provvedimenti suggeriti dalle deliberazioni 9 e 11 Marzo decorso anno, soltanto suggerisce al Consiglio di aumentare la quota di sussidio stabilita dalle dette deliberazioni cioè portandoli al massimo di L.50.00 per ogni categoria e quindi quelle indicate alla categ. A da L.250.00 a L.300.00 per locali di fabbricati fino a quattro vani;Alla categ.B da L.225.00 a L.275.0 per locali dei fabbricati fino a sei vani;Alla cat. C da L.200,00 a L.250.00 per locali dei fabbricati fino a 8 vani;Alla Categ,D da L.I80.00 a L.230.00 per locali dei fabbricati oltre otto vani.- Inoltre il Presidente in vista délle circostanze critiche dei frazionisti e considerato che molto difficilmente i frazionisti fra loro si concederebbero l'area occorribile per l'erezione dei rispettivi fabbricati,propone al Consiglio che la Frazione acquisti in proprio nome le aree occorrenti per il detto rifabbrico affinchè questo venga regolarmente costruito evitando eventuali dissidi fra le parti proprietarie e ciò tanto più avuto a calcolo il fatto che la Frazione deve acquistare molta parte di quei terreni per le strade di accesso delle singole abitazioni, ritenuto che la Frazione avrà diritto della rivalsa da parte degli occupandi per la superficie delle sedi delle rispettive fabbriche ed eventualmente anche per gli spazi ad uso orto ed altro fissando fino ad ora il prezzo di L.1.00 per ogni metro quadrato indistintamente per tutti i fondi qualunque sia la posizione,la condizio,cultura ecc. dei fondi espropriabili. Soggiunge inoltre che per agevolare il rifabbrico convenga stabilire che tutti quelli i quali vogliano godere dei benefici sopraccennati devono preventivamente far atto di sottomissione per la cessione stabile e perpetua dei fondi inclusi entro la zona destinata al rifabbrico a favore della Frazione e verso corresponsione dei prezzo di lire una per metro quadrato; ritenuto che la frazione dovrà comprendere anche nell'acquisto i piccoli ritagli che a giudizio dell'Ingegnere non si prestassero proficuamente per un'utile coltura od altro uso.- Il Sindaco invita l'adunanza a voler accogliere queste sue proposte onde evitare danni alla pubblica e privata economia e anche per sollevare la Frazione dall'enorme peso dei fitti per il provvisorio ricovero degli incendiati e anche nei riguardi della pubblica igiene e pubblica moralità.- Il Consiglio udito l’esposto del Signor Sindaco Presidente DELIBERA di accettare tutte le varie proposte del Signor Presidente s’intende escludendo però l'efficacia dell'art.8 e 11 della deliberazione 11 marzo I885 il primo dei quali lasciava facoltà al Comune di stabilire dopo un dato periodo non minore di un anno dei sussidi elargiti di far corrispondere per 50 anni il 2% sul sussidio ricevuto,onde con questo costituire un fondo atto a sovvenire ai bisogni futuri e il secondo il quale lasciava adito al Comune di prendere ipoteca sui nuovi fabbricati a garanzia dei prestito elargito. Per ogni buon fine prescriversi che nessuna ditta potrà disporre ne per la vendita, ne per la cessione o cambiamento d’uso delle fabbriche di cui la Frazione sia concorsa nella costruzione senza l’espressa scritta e preventiva adesione dell' Amministrazione Comunale. La Giunta resta incaricata di formulare un regolamento basato a queste massime e l'Ingegnere Comunale produrrà la perimetria ed ogni altro dettaglio grafico per stabilire la forma le dimensioni delle fabbriche nonché i relativi fabbisogni delle piante che la frazione dovrà fornire fuori dai propri boschi. Dopo che il Consiglio prenderà in trattazione l'affare alla designazione delle sedi delle rispettive fabbriche. Il Consiglio ad unanimità di voti delibera inoltre di rendere immediatamente esecutiva la presente deliberazione avendo questa tutti i caratteri d’ urgenza ed essendovi il pericolo di gravi danni ai frazionisti per ogni ulteriore ritardo nel mettere mano a detto rifabbrico, e ciò in ordine all'art. 135 della Legge Comunale e provinciale. Letto confermato e sottoscritto
IL PRJSSIDENTE F.to B0RTOL0 PULIE' F.to G.VALMASSONI
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Questo documento impegna i possessori di terreni rientranti nell'area di rifabbrico, alla cessione volontaria di questi.
L'anno milleottocentoottantasei addì undici del mese di aprile in frazione
di Costalissoio nel locale del signor De Mario Valentino fu Valentino.- Facendo seguito alla deliberazione 11 marzo 1886 n. 27 e all'avviso pubblicato per cura del signor Sindaco del Comune si sono convocati i capi famiglia dei danneggiati dall'incendio di Costalissoio del giorno 15 gennaio 1884 davanti al Signor De Mario Valentino Assessore di detta Frazione delegato dal Sindaco, assistito dal Signor Ingegnere Comunale D. Valentino De Candido e Val.... Giuseppe Segretario Comunale, allo scopo di fare atto di sottomissione per la cessione volontaria verso pagamento dei terreni occorrenti a sede dei nuovi edifici pubblici e privati, strade, accessi, piazzali, scoli ed altro, nonchè per fare atto di adesione alle condizioni portate dalle deliberazioni attinenti al rifabbrico senza il che non potrebbero compartecipare agli utili promessi da parte della Frazione. Viene data lettura ai capi famiglia danneggiati all'incendio il contenuto della deliberazione 11 marzo 1886 dopo di che i medesimi sottoscrivendo il presente atto si obbligano per se ed eredi di accettare e di uniformarsi alle condizioni esposte dalla suddetta deliberazione 11 marzo 1886, ciò senza eccezioni di sorta quindi colla maggior estensione del vocabolo ritenuto che l'odierna loro obbligazione vincola al caso anche i successori. Il pagamento delle indennità dovute per l' apprensione dei terreni sarà fatto mediante mandati sulla copia della Frazione di Costalissoio ed entro un anno dalla seguita occupazione semprechè da parte degli espropriati siano in tempo utile prodotti i documenti richiesti per provare la proprietà piena dei fondi espropriati. Preletto, confermato e sottoposto alla presenza dei idonei due testimoni signor Plozzer Osvaldo fu Andrea del Comune di Sauris e Don Innocente Frescura del Comune di Calalzo ed attualmente qui residente quale Mansionario soggiungendo il vincolo a cui col presente atto si sottomettono si estende per un ventennio e prolungabile a richiesta della Frazione espropriante. 1 De Candido Grazioso fu Valentino Plozzer Osvaldo testimonio
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Questo documento,a distanza di sette anni dai regolamenti, certifica una nuova costruzione.
Regno d' Italia Provincia di Belluno Distretto di Auronzo Comune di Comelico Inferiore Frazione di Costalissoio Certificato di progresso dei lavori di rifabbricazione dell'abitato di Costalissoio alla cui esenzione attendono le rispettive famiglie originarie di detta Frazione state ammesse alla compartecipazione dei benefici promessi dal Regolamento annesso al Piano Artistico per la riedificazione dell'abitato, approvato dalla Giunta Provinciale Amministrativa in seduta 17 marzo 1892. L' Ingegnere Municipale sottoscritto, Direttore delle opere sopraspecificate certifica in base alle praticate ricognizioni locali il lodevole
compimento dei lavori eseguiti dal sig. Casau Moro Giovanni a costruzione di una
casa a muro composta di dodici locali pel ricovero della sua famiglia composta
di otto persone compresi i genitori Pietro ed Orsola, la moglie Giovanna e figli
Innocente, Giovanna, Luigia e Corradina. In fede
S. Stefano 31 dicembre 1893
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Siamo nel 1904, vent'anni dopo l'incendio del paese e ancora i problemi si riferiscono a quel tragico fatto. La lettera sottoriportata è una testimonianza anche umana e viene riprodotta dall'originale. |
Aggiornamento del gennaio 2015
Grazie ai discendenti della fam. Cimavilla che in varie occasioni offrono la possibilità di consultare documenti storici in loro possesso. Documenti che ci permettono di "puntualizzare" avvenimenti passati. La "domanda"sotto
trascritta, datata 15 dic.1885 (siamo a quasi due anni dall'incendio del
paese 15 gen.1884) ci permette di mettere a fuoco alcune cose già
scritte. Conferma che la Chiesa di cui si è scritto: "Si
è salvata pure la Chiesa, bruciata solo la copertura in scandole",
nella richiesta di un risarcimento per il
ripristino del terreno si legge che:"ad occupare temporaneamente i
fondi di sua proprietà, a quella adiacente, abbattendovi gli steccati di
chiudenda, onde depositare N. 160 piante occorrenti per detto restauro,
come pure per impianto del ponte che metteva sopra il coro e servente al
passaggio dei lavoratori e dei materiali da lavoro, nonché passaggio dei
quadrupedi conducenti gli alberi ec. ec.. Interessante anche conoscere il valore di una giornata lavorativa: " a £ 2 – per giornata" |
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All’Illustrissimo Signor Sindaco
Presidente
Dell’Onorevole Consiglio Comunale
Di
Comelico Inferiore
Quest’ Onorevole ConsiglioComunale ebbe nello scorso anno, a stabilire un sussidio in denaro ad ognuna delle famiglie della Frazione di Costalissoio che fossero ad annoverarsi tra quelle colpite dall’incendio del 15 Gennaio 1884 e che avessero con mezzi propri ricostruito nuovamente la loro abitazione in tutto od in parte.
Una, appunto delle ricordate famiglie e che abbia tutti i ricordati requisiti è quella dell’umile scrivente Cimavilla Giacomo fu Leonardo, perché si vide il quel giorno nefasto distrutta la casa per intero meno pochi muri rimasti in piedi, ed oltre a ciò ebbe a perdere anche non pochi mobili.
Dopo tale grave sventura, il sottoscritto non si dié più riposa, ma a furia di stenti, di fatiche e di sudori riuscì finalmente in quest’anno a rimettere N. 5 locali nello stato primitivo e tali da poter servire al ricovero di lui, della moglie e dell’unico figlio.
Ora egli valendosi del provvido stabilimento deliberato da questa Spettabile Rappresentanza, insinua la presente sua domanda perché la stessa voglia compiacersi dare incarico all’esimio signor Ingegnere Comunale dottor Luigi De Candido affine abbia rilevarne i lavori eseguiti e di conformità liquidare la somma di diritto spettante al sottoscritto.
In pari tempo egli farà osservare come nel riatto dell’incendiata Chiesa Frazionale, gli si ebbe, dietro accordo col Reverend.° Signor Pievano locale e fabbricere sig. Giuseppe De Mario Croz, ad occupare temporaneamente i fondi di sua proprietà, a quella adiacente, abbattendovi gli steccati di chiudenda, onde depositare N. 160 piante occorrenti per detto restauro, come pure per impianto del ponte che metteva sopra il coro e servente al passaggio dei lavoratori e dei materiali da lavoro, nonché passaggio dei quadrupedi conducenti gli alberi ec. ec.
Per tal fatto egli ebbe a risentire un danno che si espone, dietro stima rilevato, come in appresso:
1° Perdita d’ usufrutti, indurimento del suolo, maggior lavoro onde nuovamente svegrarlo * £.50.00
2° N.4 giornate e ½ onde rimettere le chiudende ec. a £ 2 – per giornata “ 9.00
3° N. 2 giornate a £ 2 – onde asportare e nettare il fondo dai rimasugli di legnami, scaglie di sassi ec . “ 4.00
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Ed in totale sommano a Lire 63.00-
Diconsi Lire Sessantatre.
Tale importo è più che equo e giusto venga assunto dalla Frazione al cui interesse e vantaggio vennero eseguiti i predetti lavori, quindi egli prega gli si voglia accordare il chiesto compenso di £. 63- ed ordinarsi l’emissione di corrispondente mandato di pagamento.
Che ove, per un non supposto caso non si trovasse dall’Onorevole Rappresentanza comunale, di ammettere il richiesto importo, pregasi perché all’ Ill,° Ingegnere dottor De Candido, oltre all’incarico del rilievo dei lavori della casa di abitazione, sia dato pure quello di riconoscere il danno arrecato ai fondi di sua proprietà per quanto sovra esposto.
Fiducioso nella equità della sua domanda e nella equanimità e giustizia della Onorevole Rappresentanza del Comune, vive sicuro essa sarà per essere interamente accolta, per cui non gli rimane che anticipare sue vive, sentite e ben dovute mille
Grazie.
Il 15 Dicembre 1885.
Devot.° Umilis° Ricorrente
Cimavilla Giacomo fu Leonardo
* significato di svegrare, di dissodare, di mettere a coltura terreni incolti
1923 Dopo gli incendi che fino agli inizi del '900 avevano devastato i vari paesi perchè le costruzioni erano sopratutto in legno, i vari Comuni dettano le norme per le nuove costruzioni e vengono istituiti i "Piani di Rifabbrico". Interessante vedere quanto previsto per Costalissoio. Anche se gli abitanti nel 1923 fossero circa 600 il numero di
abitazioni sono ridotte a "quelle storiche" che possiamo confrontare
anche ora. |
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Aggiornamento 2017
Foto dei pannelli esposti nel Museo "Algudnei" di Dosoledo.
Interessante mappa storica, siamo a metà del 1800. Risulta dominante la
costruzione in legno e le abitazioni poste a ovest del rio Rin. Con l'incendio
del 1884 l'impostazione del paese risulta in parte variata.
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