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Il “museo Regianini – Surrealismo” si rinnova ogni anno La promozione del "Museo Regianini" Cliccare sull'immagine per scaricare in formato .pdf *****
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http://museoregianini.altervista.org/2019.html
Il “museo Regianini – Surrealismo” si rinnova ogni anno, allestendo in una delle tre sale opere inedite unitamente a un dipinto rappresentante una tematica di grande attualità.
“Nuova stagione del Museo” anno 2020
Con l’apertura della nuova stagione del ‘Museo Surrealista – Regianini’ di Costalissoio, ricco di nuove opere.
Nell'estate 2020,
per la consueta esposizione temporanea,
sono presentate tre opere che potremmo intitolare
"OMAGGIO ALLA MADONNA":
1. LA MADONNA DEL COMELICO
2. MATER DULCISSIMA
3. LA MADONNA DEL LAGO
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LA MADONNA NELL'ARTE
La figura della Vergine Maria ha ispirato artisti di tutti i tempi e di tutti i Paesi: le sono state dedicate sculture, affreschi, dipinti, mosaici e altri oggetti devozionali. Senza dubbio, il tema iconografico della Madonna n ell’arte cristiana è uno dei soggetti con più varianti e presenze in dipinti, affreschi o sculture nel corso della storia. La donna più famosa di tutta la storia del mondo la troviamo raffigurata in numerose gallerie d’arte, in musei e, specialmente, nei santuari e nelle chiese in tutto il mondo cristiano. L’arte da quasi duemila anni ne canta la
gloria, le virtù, la bontà. Sicuramente, questo è anche il tema iconografico più antico e più ricco di tutta l’arte cristiana. Il termine "Madonna", che viene dall’italiano "Nostra Signora", è un titolo di rispetto per la Vergine Maria, comunemente applicata alle opere d'arte, soprattutto a quelle immagini che caratterizzano madre e bambino, conosciute familiarmente come "Madonna col Bambino". La più antica immagine conosciuta è quella delle catacombe di Priscilla a Roma, risalente alla metà del III secolo; essa ritrae la Madonna seduta che tiene in braccio il Bambino
Gesù. La "Madonna col Bambino" è un soggetto tradizionale dell'1conografia cristiana e le opere ispirate a questo soggetto raffigurano la Vergine Maria con Gesù bambino, solitamente tenuto in braccio.
Anche il Maestro Regianini si colloca in questo filone di pittori ammaliati dall'iconografia mariana. Il tema della "Madonna col Bambino" fa capolino spesso nelle sue opere di carattere religioso e, in particolare, nei tre dipinti scelti quest'anno per
l'esposizione temporanea ("Mater dulcissima", "La Madonna del lago" e "La Madonna del Comelico"). Accomunano le opere alcuni particolari, come il Bambino Gesù sorretto dal braccio sinistro, la presenza di fiori (rose) e di montagne (in due quadri), i volti attorniati da particolari aureole, ad indicare la sacralità delle due figure. (P.B.)
1. LA MADONNA DEL COMELICO Fonte di ispirazione di questo dipinto è stata una statuetta lignea, proveniente dal Comelico, conservata dal pittore nel suo studio milanese, ricca di ricordi, tanto cara alla famiglia. Lo sfondo è indistinto, per dare maggiore rilievo ai due elementi in primo piano: la statua della Madonna col Bambino e il vaso con le rose, su un piedistallo con fregio classico. Curati i particolari riguardo al drappeggio dell’abbigliamento e alle aureole. Prevalgono colori caldi e, in particolare, le varie tonalità di rosa. I fiori, ben sbocciati e curati, danno un senso di freschezza. La Madonna, dai lineamenti, delicati, sorregge il Bambino con il braccio sinistro, come nell’iconografia tradizionale, ma non è, qui, caratterizzata dal calore materno, dagli scambi amorevoli di sguardi e gesti con il figlio, prevalenti nelle opere prodotte nel corso dei secoli. Occorre ricordare, però, che, inizialmente, i due protagonisti mostravano un portamento regale e formale ed erano “distanti e austeri”. Il Maestro, anche con quest’opera, forse, delle tre esposte, per alcuni versi, la più fedele all’iconografia classica, senza particolari lontani dai canoni codificati nel tempo, ha voluto donarci una sua interpretazione, legata anche ai ricordi personali delle vacanze in Comelico. (P.B.) |
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2. MATER DULCISSIMA Come ben evidenziato nel titolo, si pone l’accento, in questo dipinto, sulla dolcezza, la delicatezza della Vergine e del Bambino. I lineamenti dei volti e dei tratti stanno ad indicare la classicità dei ritratti, un po' lontano, pare, dai canoni del surrealismo del pittore. Un particolare, però, balza alla nostra attenzione: il giocattolo, un Pinocchietto, che il bambino tiene nella mano destra, una connotazione realistica, un tocco di umanità nella sacralità. Quest'ultima è ben evidente nelle aureole che attorniano i volti, ma la presenza del giocattolo rende l'interpretazione del pittore particolarmente personale, forse lontano dall'iconografia tradizionale della “Madonna con Bambino”. Sullo sfondo montagne e cascate, col cielo nuvoloso. Curato il drappeggio dell'abbigliamento della Vergine. I colori sono, per lo più, tenui. Colpisce la collana indossata da Maria, stretta dal Bambino; termina con un crocifisso, qui “anticipatore” dei tempi bui che lo attendono. Sul davanzale, accanto a Gesù, un vaso con una fresca rosa. In sintesi, il Maestro ha voluto donarci una sua personale interpretazione dell'iconografia, codificatasi nel tempo, senza però rinunciare ad elementi ricorrenti che troviamo in tutte le opere artistiche che raffigurano la “Madonna col Bambino”. (P.B.) |
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3. LA MADONNA DEL LAGO
Osservando il dipinto, colpisce la dimensione della grande rosa rispetto alla Madonna col Bambino, che sono raffigurati come una scultura, una statua. E in tal modo il pittore ha voluto rappresentarli quasi come oggetto di devozione. Una visione un po' fredda, forse, lontana dai canoni tradizionali.
Paesaggi, questi, tanto cari al pittore, definito “il Surrealista delle Dolomiti”. Sua madre e sua moglie sono originarie del Comelico, dove egli, a Costalta, trascorreva ogni anno le vacanze estive. Qui dipingeva, nel suo studio, e da qui spesso si recava ad Auronzo, una delle mete preferite delle gite giornaliere. Nello studio costaltese ha dipinto anche “La Madonna del Lago”, dopo una gratificante visita al lago di Auronzo di Cadore. |
“Nuova stagione del Museo” anno 2019
Con l’apertura della nuova stagione del ‘Museo Surrealista – Regianini’ di Costalissoio, ricco di nuove opere.
Nel periodo estivo, per la consueta esposizione temporanea,
sono presentate due opere che riguardano Milano,
ma toccano una tematica d'attualià:
"le città... ieri e oggi"
Il tema dei cambiamenti che hanno coinvolto le nostre città nei secoli XX e XXI ha sempre affascinato il pittore Regianini, che, in numerose opere, ha voluto rappresentarlo con un intento anche “educativo” e, chiaramente, di denuncia. La città viste come luogo di incontri, relazioni, scambi, ma anche città vuote e città ideali, tra contraddizioni presenti e grandezze passate.
Qualche anno fa, nelle esposizioni temporanee del Museo, era stato scelto il tema “periferie”, con città solitarie e rare presenze umane; i colori grigi e bruni comunicavano angoscia e pessimismo.
Quest'anno
poniamo l'accento sul "cuore" della città sui contrasti che emergono tra ieri e oggi.
I due dipinti esposti potrebbero essere considerati, secondo l’intento dell’artista, come l’alfa e l’omega di questa evoluzione delle città, l'inizio e… la fine, l'ordinata bellezza del passato e il caos del presente.
MEDIOLANUM
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...E VENNERO I MOSTRI A MILANO
Titolo emblematico volto a significare in modo eloquente il modo in cui il pittore vede il degrado della metropoli meneghina e, in genere, delle nostre città.
Pino B.
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“Nuova stagione del Museo” anno 2010
Con l’apertura della nuova stagione del ‘Museo Surrealista – Regianini’ di Costalissoio, ricco di nuove opere, ecco alcuni amatori d’arte astigiani, qui appositamente giunti… per ammirare le opere del Maestro e le vedute paesaggistiche della Val Comelico e gustare i suoi cibi genuini e caratteristici…
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Nell’anno museale 2007 è stata trattata la grafica litografica artistica, con una serie di vedute veneziane fantastiche, dal titolo: “Venezia anno zero”
Litografia | |
Litografia
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Litografia
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ed è stata esposta una grande opera raffigurante il famoso raid Pechino – Parigi, in concomitanza con il suo centenario (opera donata dall’artista alla regola di Costalissoio)
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RAID |
Nel 2008 è stato trattato l’argomento “ecologia”, con l’esposizione di opere riguardanti il futuro
Atene | Barcellona | Brasilia |
Cairo | Istanbul | Londra |
Milano | Mosca | New York |
Parigi | Pechino | Venezia |
e con un dipinto raffigurante la nostra disastrata situazione ambientale dal titolo: “All’inferno i killer della natura”.
Il tutto si riallaccia al famoso messaggio di Papa Giovanni Paolo II in difesa della natura, pronunciato nella Piazza di S.Stefano di Cadore durante una sua visita pastorale.
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“ALL’INFERNO I KILLER DELLA NATURA” |
Per i collezionisti e gli amatori d’arte comelicesi dodici opere inedite realizzate recentemente dal Maestro
(Acrilico su tela – cm 100x80 – i titoli delle opere sono inseriti nei dipinti stessi)
Per la prossima stagione è inoltre in programma un avvenimento di grande interesse e attualità che sarà accompagnato da un’illustrazione pittorica e arricchito da conferenze e da tavole rotonde.