Franco Baldissarutti, figlio di Maria Somià Puro, ha collaborato alla creazione di questa pagina fornendo il materiale appartenente alla storia della famiglia "Puro". Rappresenta il tempo comune a tutto il paese.
 Grazie a Franco.

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...per non dimenticare...

Una "supplica", del 1865, per difficoltà create da nefasto accadimento, a chi già versava nelle difficoltà dei tempi.

TRADUZIONE integrale della supplica al Comune.

Da notare la bravura dello scrittore (sconosciuto) che non ha commesso alcun errore grammaticale !

All’Onorevole Deputazione Comunale di S. Stefano.

Il giorno 7 del corrente mese una valanga precipitando dal monte sovrapposto a Costalissoio frazione di questo Comune fracassava la casa dominicale della supplicante seppellendo sotto le sue rovine il di lei marito Valentino Somià Pasqualon, il quale venne poscia estratto freddo cadavere, lasciando nello squallore della miseria cinque figli orfani desolati.

Le poche suppellettili domestiche, nonché le scarse provvigioni della disgraziata famiglia furono distrutte.

Alla infelice vedova non restano che le cadenti braccia incapaci di lavoro, ed occhi per piangere su tanto infortunio invocando l’altrui pietà e misericordia.

Col cuore lacerato dal più straziante affanno, e colla ferma fiducia nell’equità e ragionevolezza delle Autorità Superiori l’umile sottoscritta osa innalzare sommessa preghiera, affinché il suo figlio Luigi Gaetano militare della leva del 1862 addetto alla III Compagnia di Sanità attualmente stanziata in Gorizia le venga rinviato a casa, essendo egli oggidì divenuto di assoluta necessità e l’unico sostegno della sfortunata sua famiglia.

Sicura l’umile infradescritta, che la sua supplica non contenendo che l’esposizione della pura verità trovi benigno ascolto, colla più sentita riconoscenza anticipa le più sincere azioni di Grazie

Costalissoio lì 25 marzo 1865.

  De Mario Caprin Teresa

  Vedova del fu Valentino Somià Pasqualon

    Che illetterata fa la croce.    +

 


Il figlio Somià Luigi Gaetano