La pagina ci propone quella che era la nostra Malga Pramarino prima dell'evento tragico che l'ha distrutta. E'
parte della nostra storia da secoli, di una vita vissuta con le difficoltà che questa terra ci ha imposto ma che ci ha permesso di vivere in tempi difficili.
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Nella seconda parte le immagini dell'incendio.
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L'annuncio....
Martedì 2 febbraio 2021
"Grosso incendio Pra Marino Val Visdende: azienda distrutta dalle fiamme" . Il titolo sulla cronaca locale conferma quanto in mattinata circolava a voce e sui telefonini in paese. Si dice "sono restati solo i muri". E' la nostra Casera Pramarino-agriturismo.
(La strada per la Val Visdende è chiusa, in mattinata a S.Stefano è atterrato l'elicottero dei Vigili del fuoco)
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Nota introduttiva (Aprile 2020)
Malga Pra Marino
Situata nella stupenda Val Visdende, “vallis videnda-valle da vedere-tempio di Dio inno al Creatore”, così definita per la naturale bellezza dell’ambiente.
Si colloca nella borgata di Pra Marino a mt. 1298, la più bella e centrale delle 14 borgate che compongono la vallata. Ampio spazio pascolivo, corollario di monti che la rendono un “catino” con contorno di boschi fra i più pregiati dell’arco alpino.
Oggetto di molte trasformazioni, nasce nell ‘800 dall’esigenza, come per tutti gli alpeggi, di sfruttare per 3-4 mesi i pascoli alpini risparmiando così il foraggio che nei paesi veniva stipato nei fienili per i lunghi periodi freddi dell’anno.
Agricoltura di stenti quella dei nostri avi, prodotti della terra poveri e allora l’allevamento del bestiame era con i suoi derivati la principale fonte di vita.
In questa malga, comoda per la transumanza che avveniva attraverso Costalta-forcella Zovo, si collocò il bestiame da latte fino agli anni ’20 quando con la costruzione delle malghe poste più in alto sui costoni di confine, portò in alto prima il bestiame con latte che qui poteva essere trasformato, mentre il bestiame giovane rimase in questo luogo.
Passa il tempo e negli anni ‘50/60 tutto passa in quota lasciando libera questa struttura.
Viene ristrutturata nel 1965 con la situazione, che salvo piccole varianti, ritroviamo ora che è adibita ad agriturismo.
Fa parte della proprietà agricola regoliera (*) di Costalissoio. Nella valle la proprietà regoliera è soprattutto boschiva. Foreste di abeti rossi di elevata qualità, (La Serenissima Repubblica di Venezia qui si approvvigionava degli per le sue navi e per i suoi palazzi) ,partono dalla valle per lambire i pascoli alti dove la vegetazione “si spegne” per la quota.
Accanto alla malga la “Casa del boscaiolo”, una struttura tutta in legno che conserva la tipicità del tempo passato ed era il rifugio di quanti lavoravano nel bosco e non potevano ritornare in paese ogni giorno. Anche per questa, passa il tempo, ci si sposta con i mezzi meccanici e allora diventa un riferimento per una occasione di convivio o breve soggiorno per i regolieri. Appartiene alla proprietà della Regola di Costalissoio.
Dal lato opposto la Chiesetta “Madonna delle Nevi” costruita nel 1966 e davanti alla quale, nella spianata, Papa Giovanni Paoli II nel 1987 celebrò la S.Messa quando era in soggiorno in Cadore.
Ad est “troneggia” il Peralba, a seguire le creste del Rinaldo, sovrasta il borgo di Cima Canale il Col Curiè, la forcella Zovo, la punta dello Shiaron, le creste di confine con l’Austria dove una sottile linea evidenzia il tracciato della strada delle malghe che unisce in un circuito circolare queste strutture appartenenti alle regole dei Comuni di S.Pietro, Santo Stefano, Danta.
Questo il contesto in cui insiste la “Malga Pra Marino”
* ( regoliera/e=Regola Comunione familiare=le Regole: proprietà comune del territorio che si tramanda da oltre un millenio).
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Casera "Pra
Marino" e "Casa del boscaiolo" in Val Visdende
Casera Pra Marino costruita nel 1800 (non si ricorda la data esatta). Si
ricorda che furono i Croz gli "squeri" (squadratori delle travature).
Ristrutturata nel 1965 a cura della Latteria Sociale di Costalissoio con
contributo statale per l'agricoltura e dalla Regola. Fino alla costruzione della
Malga Campobon (anni '20 qualcuno indica il 1935) era l'alpeggio per le mucche da latte del paese, dopo lo
è stato solo per le manze fino agli anni '60. Trasformata poi in
"agriturismo" ora è in "affitto" ad una azienda
agricola che continua l'attività commerciale.
Casa del boscaiolo (vista da Col Curie')
Casera Prà Marino
" un tempo"
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L'incendio del 2 febbraio 2021 |
Così dichiara il Presidente della Regola ai giornali-cronaca locale:
Le Regole: «Ricostruiremo Malga Pra Marino»
Ancora ignote le cause
dell'incendio, ma il presidente Valerio De Bettin non si arrende: «Era una delle strutture più importanti della valle».... ...certo la volontà della Regola e quella di ricostruire l'edificio, possibilmente rispettando l'antica forma... ...abbiamo una polizza assicurativa antincendio....auspichiamo di poter avviare le pratiche ed il progetto di ricostruzione già nei prossimi mesi.
Così scrive il settimanale "L'Amico del Popolo"
Val Visdende, a fuoco la malga Pramarino.
I vigili del fuoco, trasportati sul posto con l’elicottero, sono al lavoro per spegnere l’incendio. Non ci sono persone ferite. Dalle ore 10 di oggi, martedì 2 febbraio, i vigili del fuoco sono impegnati in Val Visdende, nel comune di San Pietro di Cadore, per l’incendio dell’azienda malga agricola Pramarino dove, per fortuna,
nessuna persona è rimasta ferita. L’allarme è giunto questa mattina alla sala operativa dei vigili del fuoco grazie a un escursionista che ha segnalato il rogo. Le squadre di soccorso dei pompieri sono state elitrasportate dall’elicottero Drago 71 del reparto volo di Venezia in quanto la malga è isolata dalla neve e inaccessibile via terra con i mezzi di soccorso ordinari. L’incendio, divampato presumibilmente durante la notte, ha coinvolto l’intero struttura.
(...risulta invece che l'allarme sia stato dato da una persona che viveva nelle vicinanze) (link dedicato all'incendio: https://www.dolomitichannelsuyoutube.it/notizie/ultime/ricostruiremo-malga-pra-marino-in-val-visdende/ )
Queste le immagini nel giorno dell'evento.
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Casa del Boscaiolo.
Anche questa risale alla fine '800 primi '900. Si ricorda che parte del
legname provenne dalla demolizione della Casera dei "Bettina" che la
Regola aveva acquistato e che era vicina. Si ricorda Paulo Ciafoi come
"squero". Luogo di abitazione per tutti quelli che nella Val Visdende
svolgevano lavori boschivi o di altro genere per conto della Regola, con
l'avvento della motorizzazione è stata gradualmente abbandonata. Negli
anni '60 è
stata ristrutturata con rifacimento del tetto, acqua potabile, bagno e la scala
esterna è stata portata all'interno. Oggi da la possibilità ai compaesani di
vivere una serata od una giornata in compagnia, in un luogo fra i più belli del
Comelico. |
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...caratteristica per la struttura
completamente in legno... |
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...posta al centro della Val
Visdende... |
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...con alcuni arredi ancora di
vecchia fattura.. |
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...che ben si adattano
all'ambiente... |
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...non manca qualche
"comodità" moderna... |
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...al piano superiore un ampio
ambiente si presta a "dormotorio". |