mese di Maggio 2023 |
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Curiosità storica.
Nasce nel maggio del 1952 il primo
numero del mensile "IL COMELICO" con la direzione di A. Pellizzaroli. direzione e amministrazione - via S.Candido-
S.Stefano di Cadore |
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anno 3 n.2 febbraio 1954 pillole -appunti-storia dal mensile "IL COMELICO"
Casa di Cura e di Riposo di Santo Stefano
Su questo importantissimo argomento riferisce il Sindaco Fontana, riferendosi all'inizio della pratica della Casa di Riposo che il Comune intende costruire a beneficio dei Comelicesi, che, vecchi o privi di mezzi, sarebbero costretti a non avere alcuna assistenza, o, nella migliore delle ipotesi ad essere ricoverati in case di riposo lontane dal paese natio o dimenticati da tutti. Quest'opera di valore umano e sociale è poi vivamente sentita da tutti
ed il Comune intende realizzarla, interpretando anche i criteri ed i bisogni dei Comuni vicini.
È presente anche in sala l'Ing. Mario Baratto, progettista dell'opera, il quale espone anzitutto quali siano stati i criteri di massima per l’ impostazione del suo lavoro e successivamente illustra il progetto in tutti i suoi particolari. Illustra le caratteristiche della costruzione del fabbricato, dove viene prevista anche la sistemazione delle adiacenze con una strada circolare per l'accesso, che avviene nella parte posteriore dell'edificio con
giardini nei pressi del fabbricato, dove dovranno sostare e passeggiare i ricoverati.
La spesa prevista per il complesso murario, acquisto del terreno, sistemazione degli spazi antistanti e circostanti viene calcolata in 40 milioni a cui devono essere aggiunti altri 15 milioni per l'attrezzatura.
Il Sindaco Fontana, riferisce che la spesa di 15 milioni per l'arredamento, verrà sostenuta con il contributo deliberato dalla Comunità Cadorina in 9 milioni, e per il rimanente col concorso degli altri Comuni del Comelico.
Dopo un intervento de] Consigliere De Candido, che approva i criteri adottati per l'esecuzione dell'opera; del Consigliere De Candido Vittorio che chiede che il Consiglio si esprima per l'approvazione del progetto e dei provvedimenti per il finanziamento, ed infine del Consigliere Quattrer che giustifica il suo voto contrario all'approvazione del progetto, in quanto in una seduta di Consiglio precedente s'era espresso per la scelta di più progetti, e
non intendendo con questo di invalidare il progetto Baratto, il Consiglio Comunale ha deliberato all'unanimità di approvare il progetto Baratto per la spesa prevista di 40 milioni e che i fondi necessari debbano essere presi con i fondi ormai accantonati allo scopo e con i proventi di un taglio straordinario di piante sulla proprietà dei beni promiscui di Valle Visdende: di chiedere alla Autorità Forestale la martellata e alla
Prefettura le pratiche di vendita, e di chiedere infine l'autorizzazione di poter provvedere all'appalto demandando alla Giunta di determinarne le modalità.